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NASCONDINO

Anastasia Orlava

Un giorno, io e mio fratello, abbiamo giocato a nascondino. Trovare mio fratello è facile. Lui, appena si nasconde urla: “ trovami !”.
Mi sono nascosta sotto il letto, lui dietro il divano. Io nell’ armadio, Tioma dietro la porta. Io dietro la tenda, Tioma sotto il tavolo. Poi io mi sono nascosta in bagno. Ero nascosta nell’ oscurità, nascosta. Da sola ridevo per la felicità. La lavatrice si accese. “ lui non mi troverà mai!”. E di nuovo mi misi a ridere a tratti, per non soffocare. Ma Tioma veramente non riuscì a trovarmi. Mi ero annoiata lì, al buio, da sola.
Tioma, lo stesso non mi trovava, e non mi trovava. Le mie gambe stavano formicolando.
Ma lui non mi trovava e, non mi riusciva a trovare. Ad un tratto arrivò la mamma. Che si dimentico di accendere la luce e, mi pestò il piede. Come ho urlato! La mamma stava per svenire. Lei non ha mai sentito, che le lavatrici urlavano. Mio fratello si era dimenticato che io giocavo con lui a nascondino, e che lui già da tanto, stava costruendo un castello di lego.
Traduzione Anastasia Shvayuk
Комментарии
Комментарий члена жюри: Моника Перотто
22/07/2019
Traduzione scarsamente sufficiente, con molte imprecisioni, ripetizioni (Ero nascosta nell’oscurità, nascosta/Tioma, lo stesso non mi trovava, e non mi trovava. Ma lui non mi trovava e, non mi riusciva a trovare. ), espressioni non capite (La lavatrice si accese) o scorrette (Le mie gambe stavano formicolando). Imprecisioni ortografiche (Che si dimentico ) e grammaticali (Lei non ha mai sentito, che le lavatrici urlavano).
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